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261 ~ Non odi, Maestro?

1

Non odi, Maestro? Risuona il lago d’immenso fragor. Non vedi? La fé ci abbandona se tu non ci aiuti, Signor. Già l’onde spumeggian furenti, paura ci assale quaggiù. Risvegliati dunque, non senti la nostra preghiera, o Gesù?


Ritornello

Con fede ascoltiam la parola che acquieta il mar, che calma il ciel; che toglie ogni affanno e consola: egli è fedel! Egli è fedel.

2

Deh, guidaci al porto, Signore, deh, salvaci tu, per pietà! Il mare nel cupo fragore in breve inghiottiti ci avrà. Siam pochi, tremanti, smarriti, e il duro lottar ci stancò; e tu resti sordo agl’inviti di chi in te sol confidò.

3

Siam giunti, siam salvi: oh portento! Il mare a un suo cenno ubbidì; un sol guardo suo sgridò il vento che in brezza gentil s’addolcì. E allor il fragore si tacque, la barca tranquilla vogò. Perdona, Gesù, se imperfetta la fede abbiamo nel cuor.

4

Sul mare della nostra vita non mancan tempeste quaggiù; la mia navicella è smarrita: deh, siedi al timone, Gesù! E acquieta dell’alma il rimorso, e calma del cuore il soffrir; che io possa col tuo soccorso al porto celeste venir.